24-01-2011
QUASI DUE ANNI DI CALVARIO...
di   Ing. Stefano Feri
Anche io vorrei aggiungere la mia esperienza a seguito del fortunato incontro con il prof. Macchiarini.

Nel novembre 2007 ho avuto un infarto con arresto cardiaco; nel tentativo di intubazione è stata lesionata la trachea.
Da qui è cominciato un calvario che è durato quasi due anni.

I medici hanno tergiversato a lungo, non sapendo se operare prima al cuore o alla trachea; poi, fortunatamente, si è optato per l’intervento di bypass alle coronarie.

Sono rimasto con la tracheostomia e mi alimentavo con un sondino naso-gastrico per sospetta fistola tra esofago e trachea. A questo punto però nessuno sapeva più che fare.
A Pisa si è optato per la ripulitura del tessuto cicatriziale che ostruiva la trachea e l’inserimento di una protesi, definita di Montgomery, che avrebbe dovuto risolvere il problema.
Dimenticavo di dire che, per inserirla, sono stato due volte in sala operatoria, perchè la prima volta non avevano fatto la TAC e quindi il percorso interno non era visibile.

Rimandato a casa in attesa della tac, si erano dimenticati completamente di me.
Solo con numerose sollecitazioni ed interventi di altre persone, si sono ricordati che esistevo (nel frattempo respiravo ancora con la cannula e non potevo parlare: handicap per me molto grave, tenendo conto che svolgo libera professione di ingegnere).
Solo chi ha provato - o chi purtroppo la deve usare - sa che cosa significa.

Alla fine si opera e si matte questa benedetta protesi, che avrebbe dovuto risolvere tutto in nove mesi.
E siamo arrivati al maggio 2008. Ogni venti/trenta giorni dovevo anche fare la broncoscopia per verificare lo stato della protesi.

Aspettiamo fino a marzo 2009, ancora senza sapere se avrebbe funzionato o meno.
La protesi viene infine tolta, ma io continuo a non respirare.

Di fatto eravamo punto e a capo, crisi respiratorie ogni notte.
Da Pisa mi fu detto “prendi un pò di cortisone“...
A questo punto un giovane medico - di cui non posso fare il nome - mi fece capire che per me ci voleva ben altro e mi fece avere il numero di cellulare del prof. Macchiarini.

E qui la mia vita è subito cambiata.

Al cellulare, con quello che avrà da fare - mi sono detto - chissà quando risponderà..?
E invece, trovato occupato il telefono, il professore ha richiamato dopo dieci minuti: questo non era mai successo nella mia ormai biennale esperienza...

Alla prima visita mi disse subito, con molta chiarezza, che andava fatto un intervento di resezione della trachea, il più presto possibile, come si dice, senza se e senza ma.
Allo stesso tempo mi rassicurò immediatamente sul risultato dell’intervento.

Fu programmato a Careggi dopo circa venti giorni, per restare nel servizio sanitario nazionale. Purtroppo, dopo due giorni dalla visita, la respirazione si stava ulteriormente riducendo.
Chiamato di nuovo il professore, ha risposto immediatamente ed ha organizzato l’interevento dopo qualche giorno a Barcellona.

Ed oggi, ormai a due anni dall’operazione, la respirazione è perfetta.

Raramente professionalità, capacità operativa, umanità - e mi si lasci dire - simpatia, riescono a sintetizzarsi così bene in una sola persona.

Grazie professore.


Ing. Stefano Feri


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Paolo Macchiarini